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Autunno 2019

Possiamo davvero definirla una vendemmia ricca, quella che ci siamo lasciati da pochi giorni alle spalle, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo e noi ne siamo pienamente soddisfatti!

Analizzando l’andamento climatico, osserviamo che l’inverno passato, caratterizzato da temperature al di sotto della media, ha portato piogge scarse, con una distribuzione anomala, e qui nella Montagnola Senese anche locali nevicate negli ultimi giorni di gennaio.

Dalla fine di febbraio invece si sono registrate temperature ben al di sopra della media stagionale, che hanno portato ad un significativo anticipo del periodo vegetativo iniziato già a marzo.
La fase della fioritura ha subito poi un leggero rallentamento dovuto ad un abbassamento delle temperature e alle abbondanti piogge del mese di maggio, che hanno però permesso la creazione di importanti riserve idriche, adatte ad affrontare un’estate calda con pochissime precipitazioni.
Dai primi giorni di giugno è davvero iniziata l’estate, portando con sé temperature molto elevate e al di sopra delle medie stagionali, anche per periodi piuttosto lunghi di 7-10 giorni, che hanno riequilibrato le fasi fenologiche e le maturazioni degli zuccheri, portando i frutti ad una crescita sana, che ha soddisfatto le nostre aspettative di qualità.

Le piogge contenute di fine agosto hanno rinfrescato l’aria assicurando una perfetta escursione termica tra giorno e notte, fondamentale per la maturazione fenolica delle nostre uve. I nostri vigneti hanno ben reagito e sono arrivati in ottime condizioni fisiologiche al momento della raccolta, ufficialmente iniziata qui in Tenuta il 16 Settembre con uve perfettamente sane di Merlot; le ideali condizioni climatiche settembrine ci hanno permesso poi di raccogliere ottimi grappoli di Sangiovese a partire dal 26 Settembre, e poi in chiusura la vendemmia nelle piccole vigne di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Syrah nella prima quindicina di Ottobre, riscontrando un lieve incremento della produzione di circa il 10-15%. I mosti prodotti hanno evidenziato un buon rapporto fra tenore zuccherino e acidità, presupposto importante per ottenere fermentazioni regolari e di conseguenza vini freschi, fruttati e con un buon potenziale di sviluppo per i nostri vini più importanti e strutturati.

L’annata 2019 conferma i cambiamenti climatici in atto, e maggiormente si avverte la mancanza di linearità delle stagioni, con una intensificazione dei fenomeni violenti, che si manifestano con una più elevata frequenza. In definitiva assistiamo ad un acuirsi dell’imprevedibilità stagionale, oltre che a un innalzamento delle temperature, che conduce tecnicamente ad un anticipo delle fasi fenologiche.

Ma noi vignaioli come dobbiamo comportarci per mitigare in maniera concreta gli effetti?

Dobbiamo certamente ripensare al nostro lavoro nel vigneto, attuando una produzione più eco-sostenibile, attraverso pratiche agricole che portino la vite a meglio sopportare le anomalie climatiche: quindi curare la potatura secca, nutrire il terreno favorendone la naturale fertilità, intervenire sulla nutrizione fogliare al fine di ottenere un’ottima attività metabolica, capace di favorire i naturali processi di difesa della vite, diradare e sfogliare i grappoli, tutto il nostro agire deve essere assolutamente rispettoso dell’ambiente e delle sue risorse, diventando una preziosa eredità per le generazioni future.

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