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Il vino è un prodotto complesso, che racchiude in sé elementi di natura e cultura. Può essere bevuto come una qualsiasi altra bevanda, per accompagnare un cibo ad una cena con amici, oppure può essere degustato in modo professionale, per valutarne tutte le qualità organolettiche ed emettere un giudizio.
In questo articolo, cerchiamo di individuare alcuni elementi per una “terza via”, che non sia quella del commensale distratto e nemmeno quella del tecnico esperto.

Una modalità di gustare il vino che sia accessibile a tutti e soprattutto che offra una maggiore consapevolezza (e ovviamente piacere!).

Da un punto di vista pratico, ormai quasi tutti conoscono la sequenza tipica della degustazione: prima l’esame visivo, poi quello olfattivo e infine quello gustativo. Non vogliamo però qui soffermarci sui singoli passaggi, ma evidenziare tre aspetti, o condizioni, che possono facilitare una migliore esperienza di approccio generale al vino:

1. il TEMPO: la fretta è nemica in molte situazioni, ma lo è ancora di più quando si tratta di assaggiare un vino. Questo infatti, richiede tempo e pazienza nell’attendere che sveli tutte le sue caratteristiche di profumo e di gusto. Ci sono vini che ad un primo esame olfattivo o gustativo sembrano non dire niente, mentre dopo poco tempo si aprono e lasciano emergere le loro qualità. Prendetevi quindi il tempo necessario, un po’ di calma, magari in un ambiente tranquillo e senza rumori.

2. la CONOSCENZA: il vino, come si diceva, non è solo bevanda. È anche espressione di un territorio, della sua storia, dell’insieme delle pratiche artigianali messe in atto per produrlo. Conoscere questi aspetti aiuta a capire perché un vino ha un certo sapore e non un altro, aiuta a comprendere la ricchezza della diversità. Perciò, se possibile, quando degustate lasciate spazio al racconto di chi il vino lo conosce bene perché magari l’ha prodotto. Oppure semplicemente informatevi sulle sue origini.

3. l’ATTEGGIAMENTO: se non siamo in una commissione che deve giudicare un vino, forse il modo migliore per degustare è quello di essere aperti, accoglienti, disposti a farsi sorprendere. In altre parole, non avere aspettative predeterminate su come dovrebbe essere un certo vino, per potersi concentrare sulle sensazioni che esso dà al momento, su ciò che ci vuole comunicare.

Questi sono solo alcuni spunti che possono tornare utili per una degustazione più consapevole e piacevole. Ciò che conta, come sempre, è anche la pratica, e il creare le occasioni giuste.
Se volete sperimentare direttamente questo approccio, qui a Trecciano ne avete la possibilità!

Per informazioni sulle nostre degustazioni vedi: Visite – oppure contattaci: info@trecciano.it

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